9 febbraio 2014

PER UN PUGNO DI EURO

COMUNICATO DEI CAPI GRUPPO SCOUT DI BOLOGNETTA IN MERITO AL CONTRIBUTO COMUNALE AL GRUPPO.


Negli ultimi giorni sono state sollevate, a mezzo Facebook, delle polemiche circa l'assegnazione del contributo comunale al nostro Gruppo. I Capi gruppo e la Comunità Capi (Co.Ca) tutta, sostengono e precisano quanto segue.
Nell'anno 2012/2013, il Comune di Bolognetta, nella programmazione annuale, ha destinato in bilancio € 2000 a tutte le associazioni presenti sul territorio comunale. Il Gruppo scout, con richiesta perfettamente aderente al regolamento comunale, ha presentato la domanda di contributo.
Nel mese di novembre 2013, il Gruppo ha ricevuto notizia dell'assegnazione di € 2000: l'intera cifra messa a disposizione dal bilancio comunale, in quanto unica associazione ad averne presentato richiesta. Ad oggi, 6 febbraio 2014, il versamento circa la somma a noi destinata non è comunque ancora stato accreditato.
Le polemiche, o forse le accuse mosse a codesto Gruppo, ed in particolar modo alla Co.ca, sono quelle di avere chiesto una sovvenzione pubblica, la quale sarebbe – secondo i sostenitori di tale polemica- totalmente contraria alle logiche dello scoutismo.

Questa ultima affermazione non corrisponde al vero. Da anni, confrontandoci con gli altri gruppi scout della provincia, abbiamo tristemente constatato come il gruppo scout di Bolognetta sia stato l’unico gruppo della zona a non essere valorizzato e sostenuto dal Comune di appartenenza. Abbiamo quindi accolto con favore e con gioia l’intenzione dell’attuale amministrazione di stanziare dei fondi a tutte le associazioni no-profit del comune e abbiamo approfittato del regolamento vigente per farne legittima richiesta.

La richiesta di tale contributo tra l’altro si sposa perfettamente non solo con le logiche scout ma anche con uno dei capisaldi dello scoutismo, che è il Servizio.

Si, Servizio. Servizio verso le famiglie Bolognettesi.

Purtroppo sappiamo tutti benissimo che fare scoutismo costa, ma non per questo i ragazzi che desiderino affacciarsi alla grande avventura dello scoutismo debba subire una qualche forma di discriminazione a causa delle sue non floride condizioni economiche.
Vi assicuriamo che nel corso degli anni ve ne sono stati casi di tal genere, qualche volta anche con segnalazione da parte dell'assistente sociale del Comune,  e oggi con un gruppo composto da 79 ragazzi, ancora parecchi si trovano in tali situazioni.

Però, non ci si può di certo rimproverare di essere rimasti nel corso degli anni con le mani in mano, né noi né tanto meno i nostri ragazzi! È sotto gli occhi di tutti il lavoro che ripetutamente i ragazzi e i capi fanno per alleggerire le spese dei genitori attraverso molteplici autofinanziamenti che spaziano dalla pulizia delle case, al lavaggio auto, alla produzione artigianale di dolci e oggetti, passando per le tombolate e per qualsiasi altra cosa che sicuramente molti di voi avranno visto e sostenuto nel corso degli anni.

I soldi non bastano mai, e di certo non perché i capi percepiscono uno stipendio (chi ancora non lo sapesse, per fortuna, nessun capo AGESCI viene retribuito per il suo servizio!), ma perché fare un campo ha i suoi costi: il materiale di cancelleria - che è alla base di quasi ogni attività - anch'esso costa. Per non parlare delle attrezzature quali tende, manutenzione delle stanze della sede, copertura assicurativa dei soci e spese di trasporto.

Tra l’altro il contributo comunale ammonta a poco più di 25 euro a ragazzo e, di certo, sarà un piccolo aiuto che non ci farà certo smettere nella nostra opera di autofinanziamento.

La voglia di lavorare c'è stata e di certo non mancherà nei prossimi tempi: ma perché disdegnare l'aiuto che abbiamo avuto la possibilità di chiedere? Perché escludere la nostra associazione dall'esercitare tale diritto?
Educare, forse, non significa anche questo?
Perché è dell'esercizio di un diritto che stiamo parlando, non certo di furto o di usurpazione.
Ribadiamo nuovamente che i soldi a noi destinati, dal momento del loro accreditamento, saranno utilizzati per i ragazzi del gruppo, che sono i ragazzi dell'intera comunità bolognettese.
Ogni tanto provate a guardarli senza uniforme, questi ragazzi, e riflettete sul fatto che forse negare a qualcuno di loro di fare scoutismo sarebbe soli una perdita per la comunità bolognettese tutta.
Alla luce di tutto questo, i capi gruppo invitano tutti coloro che volessero qualsiasi tipo di delucidazioni a contattarli e ad incontrarli nelle sedi opportune, saremmo ben disposti a far visionare le richieste che abbiamo fatto al Comune, i nostri bilanci e, quando avremo la possibilità di utilizzare il contributo, non esiteremo a pubblicare in trasparenza tutte le voci di spesa.

I capi gruppo,

Cettina Aiello e Sergio Guttilla



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