La Direzione Investigativa Antimafia di Palermo, nella mattinata odierna, sta ultimando un ingente sequestro nei confronti di noti imprenditori che operano nel del settore del calcestruzzo.
Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Palermo – Sez. Misure di Prevenzione, ancora in fase di esecuzione, scaturisce da una proposta d’iniziativa del Direttore della D.I.A. e riguarda beni per un ammontare di oltre un miliardo e 600 milioni di euro.
L’operazione è stata messa a segno dagli investigatori della Dia ai danni delle imprese del gruppo trust riconducibili alla famiglia di Gaetano Virga imprenditore del settore calcestruzzi con sede a Marineo. Si tratta di beni immobili e mobili registrati, rapporti bancari e imprese intestati ai fratelli Virga ovvero Carmelo, Vincenzo, Anna, Francesco e Rosa.
In passato peraltro proprio Gaetano Virga aveva presentato numerose denunce contro il racket delle estorsioni. Le sue testimonianze avevano consentito di arrestare cinque persone ritenute i capimafia e gli esattori di Misilmeri. Nell’operazione dei carabinieri finirono in manette Francesco Lo Gerfo ritenuto il capomafia di Misilmeri, e Stefano Polizzi, presunto estorsore sul quale si sono concentrate le testimonianze, portò anche allo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Misilmeri.
Gaetano Virga era diventato un simbolo. Uno degli imprenditore coraggio e antiracket e aveva avuto il sostegno delle associazioni Addiopizzo, Libero Futuro e Fai. (dal blog di Marineo Weblob)
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