Secondo quanto ricostruito dalle indagini e dalle intercettazioni
registrate, i pagamenti dei commercianti e degli imprenditori che si
piegavano al pizzo oscillavano dai 2 fino ai 3mila euro al mese. Ma dopo
Corleone, anche nei territori di Misilmeri e Belmonte si è rotto il
muso dell’omertà. A parlare sono stati due commercianti che hanno
dichiarato spontaneamente di aver pagato le “messe a posto”. Così 7 tra
capi mandamento, capi famiglia, esattori sono stati bloccati da un blitz
dei carabinieri proprio mentre stavano pianificando il pestaggio di un
commerciante e il sequestro di un albergatore che non aveva ceduto alla
richiesta di pizzo.
In manette Giuseppe Vasta, 65 anni, presunto reggente del mandamento,
Filippo Bisconti, 54, reggente del clan di Belmonte, Pietro Cireco, 74
anni, reggente della cosca di Bolognetta, Giovanni Ippolito, 47 anni,
Aristide Neri, 35 anni, Antonino Pirrone, 45 anni e Alessandro Ravesi,
43 anni. I carabinieri hanno ricostruito cinque estorsioni a ditte
edili, una rivendita di automobili e supermercati. (da Hercole news24.it)
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