Il trasporto delle merci provenienti dal sud della provincia verso Palermo e dall’agrigentino diretti al porto e ai mercati ortofrutticoli del capoluogo era fatta nell’Ottocento e nella prima metà del Novecento con i carretti "a strascinu". "I carrettieri arrivavano a Bolognetta", narrano i testimoni, "sempre nel pomeriggio e posteggiavano ordinatamente sul lato destro della strada. Gli animali, invece, staccati dal carretto, venivano portati nel fondaco e accuditi, mentre i carrettieri riposavano sulla paglia accanto agli animali". Il viaggio riprendeva poi a notte fonda per concludersi di mattina in città dopo venticinque chilometri di strada non sempre agevole. Anche dal paese partivano alcuni "carrettieri" che trasportavano granaglie, prodotti ortofrutticoli, paglia per il mercato cittadino. A volte viaggiavano sul carretto anche persone che avevano bisogno di recarsi in città per qualche necessità o per imbarcarsi.
Nella seconda metà dell’Ottocento al riposo di uomini ed animali era adibito il fondaco e la bettola annessa situati sulla via Rotabile (oggi via Roma) ai numeri civici 31, 33 e 35 gestiti da Domenica Ciuni fu Pietro, mentre solo la licenza di bettoliere era stata concessa nel 1884 a Vincenzo Leto. Esattamente un anno dopo l‘attività di esercente di "bettola, locanda e fondaco" viene intrapresa anche da Giuseppe Attardi fu Francesco, secondo quanto deliberato dalla giunta comunale. (leggi tutto)
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