Nato a Palermo il 26/03/1932 e deceduto a Palermo il 26/09/1978 PER NON DIMENTICARE... “quel vigile urbano un po’ speciale” Castelbuono Salvatore, meglio conosciuto come Totò, nasce a Palermo il 26/03/1932, cresce a Bolognetta, piccolo centro della provincia di Palermo, dove trascorre la sua infanzia e la sua giovinezza. Dopo il servizio militare, svolto nel nord Italia, torna a Bolognetta, dove si sposa con una sua omonima Rosaria Castelbuono; dal matrimonio nascono 4 figli: Giuseppe, Carmela, Cesare, Antonio. Superato il concorso di Vigile Urbano, inizia a prestare servizio presso l’Amministrazione Comunale di Bolognetta il 02/05/1958 e continua ininterrottamente fino alla data del decesso, espletando molteplici compiti a lui affidati. Il 26/09/1978 viene colpito a morte con 5 colpi di pistola p38 all’interno della sua autovettura in territorio del Comune di Villafrati (PA) al confine con quello di Bolognetta sulla strada provinciale che da Palermo raggiunge Agrigento. Il Vigile Urbano, al momento del delitto, indossava la propria divisa e veniva subito riconosciuto dai Carabinieri della stazione di Bolognetta, che si recavano sul luogo del delitto, avvisati da muratori che lavoravano nella zona, ove l’omicidio era stato consumato. Era uomo che credeva nella legalità nel rispetto delle istituzioni e delle leggi, infatti, per l’attaccamento al genere di servizio che egli espletava, era strettamente legato ai Carabinieri di Bolognetta e anche ai Militari dell’ Arma di Palermo del reparto di Polizia Giudiziaria. Proprio a questi ultimi non ha esitato a fornire preziose informazioni inerenti noti latitanti mafiosi, ai fini dello sviluppo delle indagini di Polizia Giudiziaria. In quanto conoscitore del territorio e degli ambienti, egli riusciva a raccogliere, con meticolosità, notizie importanti che mai gli organi inquirenti ufficiali avrebbero potuto acquisire senza il suo contributo. Sempre ligio al proprio dovere, non ha fatto altro che obbedire ai suoi superiori e alla voce della sua coscienza con abnegazione e zelo in ogni circostanza, incurante di rischi e pericoli di qualunque genere. La conseguenza del suo leale modo di agire, purtroppo, ha decretato la sua condanna a morte. Non vi è dubbio che l’ipotesi più conducente al delitto sia da attribuirsi al proposito di vendetta di noti latitanti corleonesi del periodo, che orbitavano, anche, nel territorio di Bolognetta. Il delitto veniva rivendicato al reparto Operativo dei Carabinieri di Palermo (Caserma Carini) il 29/09/1978 con telefonata anonima. Combattere la mafia è anche NON DIMENTICARE e commemorare chi vi si è opposto al prezzo della vita. Ci si auspica che il sacrificio del vigile urbano, come quello di tanti altri, non sia vano, ma possa essere per le nuove generazioni un incentivo a mantenere le mani pulite e lo sguardo dritto sul futuro. (dal blog Vittime del dovere.it) |
25 settembre 2015
COMMEMORAZIONE DEL VIGILE URBANO SALVATORE CASTELBUONO.
Iscriviti a:
Commenti sul post
(
Atom
)
Nessun commento :
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.