Il costruttore “Bolognetta Scpa” sta eseguendo i lavori di ammodernamento di 34 km. della strada “Palermo – Agrigento”, tratto Bolognetta-Lercara Friddi, il cui completamento è previsto nel 2017. Nel rispetto del proprio programma dei lavori, il 23 dicembre “Bolognetta” ha messo a disposizione del committente un tratto parziale di 1,3 km, in località Scorciavacche, per l’apertura al traffico.
A seguito del rilevamento di alcune fessure nel manto stradale realizzato sopra un terrapieno, il 30 dicembre 2014 è stata disposta la chiusura della tratta interessata, riportando il traffico sul tracciato precedente.
Nei giorni successivi, si è registrato un consistente abbassamento su un tratto di circa 30 metri dello stesso terrapieno.L’esame dei tecnici di “Bolognetta” ha portato ad individuare la causa del fenomeno nel cedimento del terreno naturale sottostante. Il costruttore “Bolognetta” eseguirà a sua spese tutti i lavori necessari per il ripristino dell’opera danneggiata.
Tali lavori richiederanno circa 2 mesi di tempo, immediatamente a seguito del dissequestro dell’area da parte dell’Autorità Giudiziaria.”Siamo stati e continuiamo ad essere convinti che sia da modificare la legge che regola il ricorso allo strumento del general contractor nella realizzazione delle opere pubbliche. Altri Paesi dell’Europa, soprattutto quelli di più recente ingresso nell’Unione, applicando i normali strumenti di appalto hanno saputo spendere bene e celermente tutte le risorse disponibili costruendo infrastrutture di trasporto perfette, bellissime ed efficienti, senza ricorrere a queste o ad altre scorciatoie di sorta che sono in contrasto con gli indirizzi europei. La legge va cambiata, ma nel frattempo, per evitare di danneggiare solo i cittadini e le piccole imprese, questo grossolano errore del legislatore va affrontato e gestito con senso di responsabilità da parte di tutti: tecnici, politici, pubblica amministrazione, associazioni di categoria e l’Anas con la disponibilità e la trasparenza, sempre dimostrata, del suo bagaglio d’esperienza”.
Lo dice l’Ance sulla vicenda dello smottamento verificatosi all’innesto del viadotto ‘Scorciavacche’ lungo la Palermo-Agrigento. “In questa specifica vicenda – sostiene l’Ance Sicilia – a nulla può servire tentare di stiracchiare i fatti – che, a distanza di qualche giorno, appaiono più chiari, probabilmente consistenti in un grave errore tecnico di realizzazione che comunque spetterà alla magistratura accertare – facendo ciò a servizio di questa o di quell’altra rivalsa di carattere corporativo, politico o addirittura personale”. ( dal sito Blog sicilia . it )
A seguito del rilevamento di alcune fessure nel manto stradale realizzato sopra un terrapieno, il 30 dicembre 2014 è stata disposta la chiusura della tratta interessata, riportando il traffico sul tracciato precedente.
Nei giorni successivi, si è registrato un consistente abbassamento su un tratto di circa 30 metri dello stesso terrapieno.L’esame dei tecnici di “Bolognetta” ha portato ad individuare la causa del fenomeno nel cedimento del terreno naturale sottostante. Il costruttore “Bolognetta” eseguirà a sua spese tutti i lavori necessari per il ripristino dell’opera danneggiata.
Tali lavori richiederanno circa 2 mesi di tempo, immediatamente a seguito del dissequestro dell’area da parte dell’Autorità Giudiziaria.”Siamo stati e continuiamo ad essere convinti che sia da modificare la legge che regola il ricorso allo strumento del general contractor nella realizzazione delle opere pubbliche. Altri Paesi dell’Europa, soprattutto quelli di più recente ingresso nell’Unione, applicando i normali strumenti di appalto hanno saputo spendere bene e celermente tutte le risorse disponibili costruendo infrastrutture di trasporto perfette, bellissime ed efficienti, senza ricorrere a queste o ad altre scorciatoie di sorta che sono in contrasto con gli indirizzi europei. La legge va cambiata, ma nel frattempo, per evitare di danneggiare solo i cittadini e le piccole imprese, questo grossolano errore del legislatore va affrontato e gestito con senso di responsabilità da parte di tutti: tecnici, politici, pubblica amministrazione, associazioni di categoria e l’Anas con la disponibilità e la trasparenza, sempre dimostrata, del suo bagaglio d’esperienza”.
Lo dice l’Ance sulla vicenda dello smottamento verificatosi all’innesto del viadotto ‘Scorciavacche’ lungo la Palermo-Agrigento. “In questa specifica vicenda – sostiene l’Ance Sicilia – a nulla può servire tentare di stiracchiare i fatti – che, a distanza di qualche giorno, appaiono più chiari, probabilmente consistenti in un grave errore tecnico di realizzazione che comunque spetterà alla magistratura accertare – facendo ciò a servizio di questa o di quell’altra rivalsa di carattere corporativo, politico o addirittura personale”. ( dal sito Blog sicilia . it )
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